Zirconia infiltrabile: una tecnologia di ieri o ancora attuale?

In base alle proprietà del materiale è possibile infiltrare qualsiasi zirconia non sinterizzata. Non importa se la zirconia è bianca, già pre-infiltrata industrialmente in un colore o in più strati (multistrato). La traslucenza del materiale non gioca alcun ruolo qui.

Quando l’industria dentale parla di “ossido di zirconio infiltrabile”, di solito si intende l’ossido di zirconio bianco al momento della consegna.

Il processo di infiltrazione sfrutta la capacità di assorbimento del materiale non sinterizzato. A livello microscopico, il materiale può essere paragonato a una spugna.

Assorbe rapidamente e completamente il liquido colorante nel restauro.

i coloranti si dissolvono come ioni nei liquidi. La successiva sinterizzazione li trasforma in ossidi.

Per soddisfare le aspettative dei pazienti, i produttori hanno sviluppato un’ampia varietà di gamme di colori. Dai colori A, B, C o D ai liquidi nei colori VITA® o nelle varianti utilizzate dagli odontotecnici per esaltare il colore.

I liquidi di caratterizzazione per infiltrazione sono, ad esempio, colori blu o viola che fanno apparire lo smalto più traslucido di quanto non sia in realtà il materiale.

La procedura differisce a seconda che si utilizzi un liquido colorante per caratterizzare o per una colorazione generale.

Quando si utilizza la zirconia bianca, l’obiettivo principale è ottenere la tonalità di base per il materiale. A tale scopo si immerge la struttura in zirconia. Per ottenere la colorazione desiderata, è importante lavorare esattamente secondo le istruzioni del produttore, miscelare bene il liquido colorante e rispettare il tempo di immersione consigliato.

Il restauro deve poi asciugarsi – sempre secondo le istruzioni – e quindi essere sinterizzato. Ci sono anche differenze nel programma di sinterizzazione a seconda del produttore di zirconia e liquido colorante, che devono essere prese in considerazione per un risultato cromatico ottimale.

Se si utilizza la tecnica dell’infiltrazione per caratterizzare il restauro, il liquido colorante si applica solo nelle aree appropriate. Quando si utilizza questa tecnica, si utilizza solitamente come base un materiale pre-infiltrato industrialmente.

Come per la colorazione nelle tonalità base, è necessario attendere un tempo di asciugatura prima che il restauro possa essere idoneo alla sinterizzazione.

In passato, il prezzo di acquisto inferiore rispetto alla zirconia pre-infiltrata era un argomento vincente a favore dell’utilizzo della tecnica di infiltrazione. Anche se i risultati cromatici non erano sempre quelli desiderati dagli odontotecnici, le tonalità di base delle zirconie pre-infiltrate erano ancora lontane dagli standard odierni, quindi non si risparmiava tempo nemmeno durante la caratterizzazione o la stratificazione della ceramica. Oggi è diverso.

L’elevato livello estetico, in termini di colore e traslucenza, del materiale FAB Zirconia 3D ML pre-infiltrato consente inoltre di risparmiare tempo nella finalizzazione. Un grande vantaggio anche in considerazione della mancanza di lavoratori qualificati. I punti deboli del materiale nella tecnica di infiltrazione rimangono, tuttavia, gli stessi. Quasi ogni restauro ha una tonalità diversa. Responsabili di ciò sono il tempo di immersione e come si miscela il liquido colorante.

Anche una modifica del produttore dell’ossido di zirconio può comportare tonalità diverse a causa delle diverse porosità e della capacità di assorbimento associata dell’ossido di zirconio. Ma la porosità all’interno del materiale differisce non solo tra diversi produttori. Ci sono piccole deviazioni anche all’interno di uno stesso grezzo di fresatura. Queste lievi variazioni sono sufficienti a creare un aspetto con macchie disperse.

con la tecnica dell’infiltrazione le estremità, come lo smalto e il colletto, tendono a diventare più scure del resto. Infatti, durante l’asciugatura, in queste zone il liquido evapora più velocemente perché sono particolarmente sottili. Il liquido rimanente “vaga” nel materiale ed evapora nuovamente in queste aree particolarmente sottili. Anche gli ioni disciolti vengono trasportati e si depositano nei punti in cui il liquido evapora. Poiché sono concentrati in quell’area, assumono una colorazione più scura. Un effetto che rende lo smalto non conforme.

Un altro svantaggio dell’evaporazione del liquido diventa evidente durante il processo di sinterizzazione. Nonostante l’asciugatura, nel materiale rimane una discreta quantità di liquido. Questo liquido evapora nel forno di sinterizzazione, si deposita sulle barre di combustione e lì provoca una maggiore corrosione del materiale.

Nonostante tutte questi punti di debolezza, perché utilizzare la zirconia bianca e non il materiale pre-infiltrato? La risposta è prettamente economica: le spese di immagazzinamento. Oggi sono disponibili numerose varianti di colore: 16 tonalità VITA®, mono o multistrato, ulteriori colorazioni Bleach e molto altro ancora. Non è economico avere in magazzino un disco grezzo di fresatura in diverse altezze e in tutte le colorazioni, incluso quelle poco utilizzate. I liquidi coloranti invece richiedono meno spazio e i dischi in zirconia bianca possono essere utilizzati per qualsiasi colorazione desiderata dal paziente.

Mentre l’obiettivo principale nella tecnica di infiltrazione dell’ossido di zirconio bianco è ottenere una tonalità di base standardizzata, l’infiltrazione di sfumature caratterizzate riguarda la personalizzazione della struttura. Il vantaggio della tecnica di infiltrazione per caratterizzare i restauri è che i colori accesi si applicano prima del processo di sinterizzazione e creano così un effetto di profondità. A seconda del trattamento e dei requisiti, non è più necessaria la cottura finale e una lucidatura del restauro è sufficiente per ottenere un risultato estetico. Il processo di lavoro diviene rapido ed efficiente.

In alternativa, si possono utilizzare i supercolori per personalizzare i restauri.

Contrariamente alla tecnica di infiltrazione, l’effetto dei supercolori è immediatamente visibile dopo l’applicazione stessa.

Se non si ottiene un risultato finale soddisfacente, può essere facilmente rielaborato. Anche se i supercolori sono solo effetti superficiali e quindi illusioni ottiche, il risultato è eccellente dal punto di vista estetico. Inoltre, la tecnica di pittura offre un vantaggio se l’odontotecnico non è soddisfatto del risultato cromatico. Mentre con la tecnica dell’infiltrazione il colore è profondo nel materiale e non può più essere rimosso, il supercolore può essere eliminato semplicemente sabbiando e ripetendo il processo.

Ci sono punti di forza e di debolezza sia nell’infiltrazione di biossido di zirconio bianco che nell’infiltrazione con colori caratterizzati. Ogni laboratorio, ogni reparto di ceramica, ogni tecnico decide autonomamente se i vantaggi superano gli svantaggi e quale tecnica è preferibile. I maestri odontotecnici del Laboratorio Rager – il laboratorio odontotecnico del nostro gruppo di aziende – si affidano alla zirconia multistrato pre-infiltrata industrialmente e alla tecnica di colorazione.

Quindi possiamo riassumere: si può dire in ogni caso: non tutto era migliore in passato e anche se gli sviluppi si sono concentrati sulla zirconia pre-infiltrata industrialmente e sulla riproducibilità,

sia il materiale che i liquidi coloranti si sono sviluppati enormemente negli ultimi anni.

Lo sapevate?

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